Gli scavi hanno messo in luce la distinzione tra due grandi fasi cronologiche che hanno segnato lo sviluppo del villaggio: la prima, risalente al 2200-2000 a.C., è relativa alla cosiddetta Cultura di Monte Claro, mentre la lunghissima fase successiva va dall’Età Nuragica a quella Romana.
Le strutture abitative risalenti all’Età del Rame sono state scoperte durante gli scavi del 1979 insieme a un santuario megalitico e a un gruppo di dodici menhir, due dei quali sono ancora oggi in piedi.
Risultano ancora da esplorare alcune capanne adiacenti ad uno sperone roccioso sul quale sono stati rinvenuti un nuraghe a falsa cupola (si tratta della tipologia più nota di forma tronco-conica) e un nuraghe “a corridoio” (una tipologia generalmente più antica).
A breve distanza dal villaggio si trova la Tomba dei Giganti di Preda Ruha, una sepoltura che conserva ancora significativi elementi strutturali propri di questi monumenti megalitici, come il corridoio dolmenico, l’esedra e la stele trapezoidale.
Il villaggio di Biriai è una vera e propria miniera di preziose informazioni che hanno aiutato gli archeologi a fare luce sulle antichissime comunità che hanno abitato la Barbagia e l’intera Sardegna.