Si suppone, infatti, che l’olio di olivastro (insieme a quello di lentischio) fosse già utilizzato da queste parti sin dall’età nuragica (oltre 3 mila anni fa).
La particolare sapienza degli olianesi nel campo dell’olio però deriva con tutta probabilità dalle conoscenze portate qui dai Gesuiti nel corso del ’600 e dal decisivo impulso che questi impressero alla coltivazione e alla produzione.
Il resto lo fa la natura: un microclima favorevole e un substrato di quattro tipi diversi: basalto, granito, scisto e calcare. Se, come tutti sanno, l’olio d’oliva è un prodotto dalle notevoli qualità nutrizionali e farmacologiche, qui troverete questo alimento nella sua forma più genuina e naturale.
Le due varietà che vi invitiamo a scoprire sono l’oliva Bosana, dalla quale si ottiene un olio dal sapore deciso e gradevolmente amarognolo, e la Nera di Oliena, dal sapore fresco e fruttato che probabilmente deriva dalla selezione operata addirittura dai nuragici di un particolare tipo di olivastro dai grandi frutti.
Ogni anno Oliena ottiene prestigiosi premi a livello domestico e internazionale tanto da essere stata insignita del titolo di “Città dell’Olio”.