L’abito di Oliena (su hustùmene) è pregiatissimo. Rigorosamente ricamato a mano, si compone di stoffe finissime, colori intensi, forme elaborate e meravigliosi gioielli d’oro. Per realizzarlo sono necessarie diverse artigiane oltre alla sarta: le tessitrici, le ricamatrici e le tingitrici. Queste ultime, ricavando le loro materie prime dalla flora locale fanno sì che gli abiti portino su di sé i colori del territorio.
Forse anche per queste ragioni l’abito tradizionale in Sardegna è un simbolo identitario molto sentito.
Quando, fino a non troppi decenni fa, il suo uso era quotidiano aveva anche una funzione di riconoscimento sociale, infatti, oltre agli aspetti pratici ed estetici, indicava il paese di provenienza, l’età, il grado di benessere, lo stato civile e l’eventuale lutto.
A Oliena era usato fino agli anni Trenta del ’900, dopodiché qui, come nel resto dell’Isola, è diventato un simbolo di appartenenza per tutte le comunità che lo custodiscono e lo esibiscono solo in alcune particolari circostanze.