Troverete donne e uomini intenti a preparare i piatti della tradizione locale con ricette custodite gelosamente e segretamente tramandate da generazioni.
In alcune case più antiche vedrete le piccole cucine di un tempo con i fornelli in pietra e il forno a legna dove si cuoceva il pane carasau. Lì dove le famiglie si riunivano per l’occasione, accompagnando il lavoro della panificazione alla convivialità, oggi troverete i nipoti impegnati a ricreare l’atmosfera di quei giorni.
Potrete assistere alla preparazione della pasta fatta in casa dalle massaie, o a quella del formaggio, che conserva ancora oggi il sapore che aveva quando a farlo erano i pastori transumanti, ma, soprattutto, potrete assaggiare ogni delizia e accompagnarla con un bicchiere di Nepente.
Incontrerete maestri artigiani, orafi, fabbri, calzolai, ricamatrici e falegnami in grado di sintetizzare in un piccolo dettaglio tutta l’abilità di un popolo, la propria capacità innovativa e gli insegnamenti dei loro predecessori.
Per tre giorni sas cortes torneranno ad essere il centro della casa e della vita, luoghi di scambio, di stimoli e di aggregazione.
Un organetto suonerà tra i vicoli invitando al ballo paesani e visitatori, e la manifestazione si trasformerà in una festa dove i giovani e i meno giovani si stringeranno insieme come una volta, quando la piazza del ballo rinsaldava le amicizie e vedeva sbocciare nuovi amori.