Un’altra eredità di quell’evento è la colonia di colombe bianche che, in seguito alla liberazione durante le riprese, si è stabilita nell’abitato di Oliena tra le vecchie abitazioni disabitate e le soffitte del collegio dei Gesuiti.
L’ascesa verso Pradu segna un evidente cambiamento nel paesaggio: a mano a mano che si sale la vegetazione più rigogliosa cede il passo a un terreno calcareo e pietroso tipico delle vecchie piste forestali.
Questa zona, censita come biotopo di interesse nazionale, ospita specie rare e particolari come il Ribes Sardoum e la peonia, nota anche come “rosa di montagna”. Quest’ultima segnala l’arrivo della primavera sulle alture, ma solo per un periodo molto limitato, circa 15 giorni.
Pradu è raggiungibile tramite il sentiero B-401, un percorso di recente sistemazione che connette il centro di Oliena con la cima del Monte Corrasi. Il sentiero, in costante salita, attraversa una varietà di paesaggi, tra pinete, leccete di mezza costa e boschi antichi, impreziositi da meravigliosi lecci secolari.