La trasparenza delle acque di Su Gologone e la sua notevole profondità rappresentano da sempre una sfida irresistibile per numerosi speleosubacquei che, periodicamente, accorrono da varie parti del mondo per addentrarsi nei suoi meandri, dando prova di grande tecnica e coraggio. La più importante spedizione esplorativa è stata realizzata nel 2010 dall’italiano Alberto Cavedon che è arrivato alla profondità di ben 135 metri.
Il mistero e il fascino di questa risorgiva, che offre ancora molti recessi da esplorare, rimangono intatti. Forse è anche per questo che, ogni anno, questo monumento naturale accoglie migliaia di visitatori da tutto il mondo, confermandosi uno dei siti naturalistici più visitati dell’Isola.
Su Gologone è una splendida risorgiva carsica che si presenta come un piccolo lago incastonato tra due alte pareti di roccia dolomitica dove l’acqua cristallina si colora di sfumature che vanno dal verde smeraldo al turchese, al blu intenso, a seconda della luce e dell’ora del giorno.
Le sorgenti sono situate ai piedi del Monte Uddè, nel Supramonte di Oliena, e si possono considerare, con ogni probabilità, le più importanti di tutta la Sardegna, con una portata idrica media di oltre cinquecento litri al secondo che durante le piene più imponenti può superare facilmente i diecimila.