Questo sito dalle origini misteriose è costituito da due gruppi di capanne di diversa forma e dimensione: da un lato un agglomerato di circa 40 capanne a pianta circolare o ellittica, dall’altro un quartiere caratterizzato da edifici a pianta quadrata e rettangolare. La tecnica costruttiva differisce da quella solitamente usata in contesti analoghi e il sistema utilizzato per la raccolta delle acque piovane lascia pensare che il luogo fosse abitato per lunghi periodi a dispetto della sua collocazione disagevole.
Non è escluso che il sito fosse frequentato addirittura già in età prenuragica.
Ma non sono solo gli aspetti geologici, architettonici e archeologici a rendere Tiscali un luogo più unico che raro: al centro della cavità si trova persino un piccolo, magnifico bosco millenario di lecci e lentischi.
Tiscali è un incredibile sito nuragico edificato oltre 3000 anni fa nel ventre di una montagna. Si trova in cima al monte omonimo – in un punto al confine fra i Supramonte di Oliena e Dorgali – all’interno di una grande cavità, una dolina, che rende le strutture invisibili dall’esterno.
L’area, vista la mancanza di sorgenti e l’impossibilità di praticare l’agricoltura, sembrerebbe piuttosto inospitale, eppure qui vissero non solo i costruttori originari ma anche altre genti che scelsero di abitare questo luogo nei secoli successivi, in età romana e, probabilmente, nell’alto medioevo.