Vieni a scoprire canyon e forre vertiginose, altipiani desertici, foreste lussureggianti e doline; panorami continuamente diversi e sconosciuti si apriranno davanti ai tuoi occhi.
La sera, davanti al fuoco e a un bicchiere di vino, riposerai dalle fatiche della giornata e scoprirai la calda (e spartana) accoglienza dei pinnetos (ricoveri montani dalle fattezze di capanne) simili alle abitazioni degli antichi nuragici.
Tutto questo circondato da una flora e una fauna letteralmente uniche, tra famiglie circospette di mufloni, possenti aquile reali e astori solitari.
Incantu de Sardigna (incanto di Sardegna) è più di un semplice percorso escursionistico. È un lungo filo che unisce le comunità che gravitano intorno al Supramonte. Un viaggio nella storia di chi, nei secoli, ha osato sfidare questo massiccio selvaggio e, infine, una ricompensa per chi trova la forza di affrontarlo: momenti di assoluta simbiosi con la natura più incontaminata.
Come un’opera d’arte questo trail indimenticabile porta una firma, quella di Mario Calaresu, alpinista olianese, una vita dedicata alla montagna in generale e al Supramonte in particolare. Il suo lavoro è stato quello di un tessitore: i vecchi pastori hanno indicato le vie e lui le ha collegate insieme realizzando un percorso unitario che dal cuore della Sardegna arriva fino al mare toccando tutte le comunità che custodiscono questa montagna: Oliena, Orgosolo, Dorgali, Urzulei e Baunei. Il suo sentiero nasce dall’amore per la natura e nel profondo rispetto della cultura e delle persone, infatti solo oggi Mario ha deciso di renderlo pubblico perché solo oggi può essere attraversato senza disturbare la vita dei pastori che fino a pochi anni fa popolavano queste lande formidabili.